Spugna
Lasciatemi fare un’ultima precisazione e concludere con un’altra breve storiella. La considerazione è questa: c’è una grande differenza tra Peter Pan e il pirata che viene chiamato Spugna. Anche quest’ultimo è infantile, ha bisogno di qualcuno che lo guidi e gli dia ordini. Senza un Comandante non saprebbe dove andare. Odia Peter perché sa volare (e soprattutto perché glielo ha detto il Comandante). Spugna odia la vita e la annega nell’alcool, nella cocaina, nei bar di periferia. Peter invece ama la vita, ama inventare, creare, cercare nuovi amici per le sue avventure, immaginare un mondo che ancora non c’è. Nessuno gli può dire che cosa deve o non può fare perché ribelle come è farebbe subito il contrario. Io vorrei, Signori della Corte, che foste maggiormente preoccupati per i tanti Spugna (cortigiani, leccapiedi, opportunisti) che si trovano in giro: non c’è scuola, ufficio sezione di partito dove costoro non si annidino; ma siccome non disturbano i potenti nessuno fa al caso loro mentre chi fa troppo il galletto come Peter tutti pensano a spennarlo.