Migliorare, superare l’uomo con la tecnologia?
Migliorare, superare l’uomo con la tecnologia?
Alla luce degli ultimi progressi scientifici nel campo genetico la rappresentazione forse più inquietante del futuro è stata fatta dallo scrittore americano Aldous Huxley nel libro “Il Mondo Nuovo”. Vi viene descritta, in toni a tratti ironici e tratti malinconicamente struggenti la società di un lontano futuro rigidamente organizzata e pianificata fin dal momento del concepimento degli esseri umani che avviene in modo rigorosamente artificiale. Gli individui vengono selezionati geneticamente e condizionati con le droghe e la propaganda. Tutto questo potrebbe sembrare fantascienza di basso livello. In realtà noi sappiamo che molti regimi totalitari hanno cercato di realizzare una razza superiore (ad esempio quella ariana) e che numerosi esperimenti scientifici sono stati concepiti e realizzati a tale scopo. Ma sappiamo anche che oggi il concepimento extracorporeo è una realtà consolidata e praticata su vasta scala, che la mappatura del codice genetico dell’uomo è stata completata , che vi sono gruppi di medici e scienziati che hanno annunciato che stanno lavorando al tentativo di clonare l’uomo, ebbene sappiamo anche che molto probabilmente vi è chi sta lavorando ad una modificazione e selezione per via genetica dell’uomo. In questo senso si esprime con grande nitidezza Stephen Hawking, considerato uno dei massimi scienziati del XX secolo, più grande persino dello stesso Einstein, il quale scrive: “Negli ultimi diecimila anni il DNA umano non ha registrato alcuna mutazione importante, ma è probabile che nei prossimi mille lo riprogettiamo integralmente. Va detto che secondo molti si dovrebbe proibire di applicare l’ingegneria genetica agli esseri umani, ma è difficile che questo avvenga. L’ingegneria genetica vegetale e animale sarà consentita per motivi economici e alla fine, inevitabilmente, ci sarà chi sperimenterà le tecniche sull’uomo. A meno che non si instauri un ordine mondiale totalitario, qualcuno da qualche parte progetterà esseri umani con caratteristiche migliori.” E poi aggiunge: “Sul versante biologico il limite dell’intelligenza umana è stato finora rappresentato dalle dimensioni del cervello che, chiuso all’interno del cranio, deve passare attraverso il canale del parto. Tuttavia prevedo che entro i prossimi cento anni riusciremo a far sviluppare il feto all’esterno del corpo umano, sicché questo limite sarà eliminato”.
La genetica, la robotica, le nanotecnologie, l’Intelligenza artificiale sono gli strumenti tramite i quali oggi l’uomo tenta di andare oltre se stesso, aprendo nuovi orizzonti che ridisegnano i confini della vita e della morte. Scenari inquietanti che pongono al centro la questione del potere dell’uomo sull’uomo, dell’uomo sulla sua stessa vita, del significato e dell’importanza che ha la vita umana sulla Terra. Possiamo dunque concludere che le previsioni di Huxley sembrano oggi pienamente confermate con la sola particolarità che, anziché realizzarsi in un lontano futuro esse lo sono divenute a pochi decenni da quando furono – provocatoriamente e quasi scherzosamente – ipotizzate.
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