Sulle montagne
“La bellezza delle cime, la libertà dei grandi spazi,
il piacere rude della scalata,
una familiarità ritrovata con la natura
sarebbero sterili e persino amari
senza l’amicizia della cordata…”
“Sulla vetta, su questo riquadro di pietra nuda,
noi siamo poveri:
niente più da mangiare,
niente più da bere:
siamo poveri e ….ricchi”
Ricchi di cose che non si acquistano,
cose che non hanno …prezzo.
Per vedere bene,
non basta avere gli occhi:
bisogna innanzitutto aprire il cuore…”
Gaston Rebuffat
Via dai sentieri battuti. Arrampicare verso la cima. Conquistare, sulla parete, centimetro dopo centimetro un pezzetto di cielo più grande. Tantissimi sono stati i grandi scalatori ed è impossibile ricordarli tutti: Walter Bonatti, Renato Cassin, René Desmaison, Doug Scott, Renato Casarotto, Jerzy Kukuczka, Reinhold Messner, Hillary e Tenzing solo per citarne alcuni e col senso di colpa per non citarne altri. La loro avventura racconta qualcosa della nostra vita (di ciò che siamo o ciò vorremmo, potremmo diventare) meglio di come noi stessi riusciamo a fare. Scalare una montagna è un atto di gratuità.Per questo è un atto nobile. Non necessita di noiose spiegazioni. Solo di un buon paio di scarponi.