Non c’è altra ricchezza che gli uomini

Si sente spesso dire che lo scautismo è un sistema educativo, un metodo formativo, una pedagogia…

La parola proposta educativa, progetto di crescita, itinerario di progressione ricorrono spesso per indicare la vita scout.

Per quanto queste espressioni possano essere ricche di significato e di concetti mi permetto di dire che esse colgono solo in parte l’essenza della vita scout.

Lo scautismo, infatti, non è semplicemente una pedagogia ma qualcosa di molto più complesso e vitale: è un universo vitale, un sistema di simboli, di valori, di linguaggio, di racconti….

Lo scautismo implica una visione particolare  dell’uomo caratterizzata da una grande simpatia e fiducia nei suoi confronti. Mi sento quindi affermare che lo scautismo è un umanesimo intendendo con questa espressione alludere ad una visione globale dell’uomo nel mondo.

Lo scautismo è un umanesimo perché non è semplicemente un insieme  di tecniche, di precetti, di attività da compiere. Esiste una differenza profonda tra esso e altre pur importanti attività: la ginnastica e l’atletica, ad esempio, sono un magnifico sport e possono sicuramente contribuire e rafforzare il carattere di una persona oltre che il suo fisico.

Manca però loro una visione globale dell’uomo: il loro fine è soprattutto quello di forgiare dei buoni atleti, capaci di vincere delle gare.

Lo scautismo ha come scopo quello di formare delle persone sotto l’aspetto fisico come quello morale, quello intellettuale, quello relazionale. Di più. Lo scautismo cerca di svelare all’uomo il senso del suo destino lasciandogli intuire, attraverso la scoperta delle meraviglie della natura e una esperienza religiosa profonda e autentica, il suo destino ultimo, quello che lo attende in Cielo.

Ecco perché, pur con tutto il rispetto e l’apprezzamento che si deve avere per le altre proposte di tipo ricreativo, sociale, sportivo, culturale è giusto affermare che lo scautismo è una proposta assolutamente unica e non paragonabile a nessun altra.

Molti ragazzi si avvicinano alla vita scout per motivi casuali (un amico, un avviso in parrocchia….). E’ importante che essi, come i loro genitori, siano posti in condizione di cogliere questa differenza e di potersi impegnare a cuore aperto nel costruire la grande avventura.