Natura
Amare e proteggere l’ambiente e la natura
C’è un film bellissimo di Akira Kurosawa che racconta la storia di Dersu Uzala, un cacciatore solitario della taiga siberiana, della sua amicizia con un ufficiale russo giunto in quelle terre desolate per fare rilievi topografici, di come si salvano reciprocamente la vita. Una storia di avventura, di grandi valori, un inno appassionato alla natura, alla necessità di conoscerla, esplorarla, proteggerla dalla cosiddetta civiltà che avanza devastandola.
Non si tratta soltanto di un amore romantico per i fiori e gli uccellini. Né di un rimpiangere i bei tempi andati di quando c’erano i cieli blu, le praterie piene di bufali e di pellerossa.
Si tratta di sviluppare un senso di consapevolezza e responsabilità verso delle risorse che abbiamo ereditato (risorse nutritive, risorse energetiche, risorse di bellezza …) che sono necessarie alla vita e che abbiamo il compito di restituire intatte a chi verrà dopo di noi. Si tratta di diventare consapevoli dei problemi posti dall’incontro tra la tecnologia e l’ecosistema terra (pensiamo ad esempio alla possibilità di modificare geneticamente gli organismi e di immetterli nel ciclo alimentare, ai problemi delle emissioni inquinanti nell’atmosfera, all’aumento di CO2, l’innalzamento della temperatura, le modificazioni del clima, il problema dell’acqua).
Amare e rispettare la natura è, da questo punto di vista, un modo di essere al servizio degli altri. In un tempo in cui comprendiamo meglio come le situazioni locali hanno un effetto su scala globale è necessario acquisire la capacità di agire avendo presente non solo l’utilità immediata dei nostri progetti ma anche quella di coloro che non sono i nostri immediati vicini e di coloro che verranno dopo di noi.
Osservare la legge scout
La Partenza, lo si è detto tante volte, implica delle scelte.
Ma le scelte non sono tutto. Le scelte sono infatti destinate ad essere inevitabilmente riformulate, rifocalizzate man mano che si avanza nella vita e che si affrontano nuovi problemi e situazioni.
Pensare il contrario oltre che irrealistico sarebbe immaginare che gli uomini siano fatti di marmo, fissi e immutabili e in definitiva insensibili al cambiamento delle stagioni e della vita.
C’è qualcosa invece che non dovrebbe cambiare mai da parte di chi prende la Partenza: l’impegno ad osservare la Promessa e la Legge scout. La Legge scout, infatti, esprime un ideale alto di uomo e di donna che non dovrebbe mai cessare di ispirare le nostre azioni per tutto il corso della nostra esistenza.
Sbagliano di grosso e hanno capito ben poco dello scautismo coloro che pensano che la Legge scout sia qualcosa che riguarda solo il periodo della vita in cui portiamo i pantaloncini e il fazzolettone al collo.
Gli impegni espressi dalla legge scout devono essere un marchio di fuoco impresso nell’anima, uno stile permanente, un modo di guardare agli altri e alla vita, una follia (ma un follia piena di intelligenza e di lungimiranza) del cuore, un sigillo da non abbandonare mai.
Prendere la Partenza non è dunque il momento in cui prendere congedo da questi impegni ma il momento privilegiato in cui riflettere su come renderli vivi, attualizzati e duraturi nelle cose che andremo a fare. In altre parole dobbiamo essere capaci di tradurre questi impegni da idee semplici che ci hanno accompagnato nella nostra adolescenza in strategie concrete di vita per l’età adulta.
E’ noto a tutti che la Legge scout non è una legge negativa, non pone quindi dei divieti ma tende ad ispirare in positivo il comportamento delle persone facendo appello alle nostre migliori risorse (la lealtà, l’amicizia, la voglia di meritare fiducia) per condurci a diventare uomini e donne significativi.
Osservare la legge scout tutta la vita è un ideale altissimo al quale possono ispirarsi tutti, quelli ricchi come quelli squattrinati, quelli colti come quelli illetterati, quelli a Sud come quelli a Nord….Non sono affatto impegni banali e in certi momenti sarà necessario dimostrare grande coraggio per mantenersi fedeli ad essi.
Alcune volte perché in un mondo che in cui sembrano prevalere i furbi e i prepotenti vi sembrerà di fare la figura degli ingenui e degli sprovveduti. Altre volte perché vi troverete in posizioni molto scomode e potreste essere chiamati a pagare un prezzo assai salato per mantenere integro il vostro onore scout e la vostra coscienza.
In quei momenti pensate che ci sono stati molti scout che hanno affrontato le medesime prove tenendo duro fino in fondo, guadagnando infine il rispetto dei loro stessi persecutori.
Qualcuno, specialmente nei periodi dei totalitarismi (che purtroppo possono sempre tornare) ha persino dato la vita. Don Minzoni, ad esempio, è stato una di queste persone. Rimanere fedeli alla legge scout che abbiamo promesso nell’alba della nostra vita di rispettare sempre, significa dire che quei sacrifici non sono stati inutili e che non intendiamo tradire quel bambino pieno di ideali che un tempo anche noi siamo stati.
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