Porre il proprio onore nel meritare fiducia
Parlare di onore ai nostri giorni è una delle cose più fuori moda che si possa immaginare. In parte questo è dovuto all’abuso e alla retorica che in passato sono stati fatti intorno al concetto di onore facendone uno slogan abbastanza vuoto, talvolta ridicolo, altre volte persino sinonimo di arretratezza culturale (il “delitto d’onore”) e di legami mafiosi (gli “uomini d’onore”) La legge scout però attribuisce un significato ben diverso al termine onore che mi sentirei di indicare nella credibilità e nella coscienza. Avere onore significa essere persone che possono essere credute (sono persone credibili), sulle quali si può contare, che ci sono quando si è nel bisogno, che si rendono conto delle situazioni (la fiducia non viene data agli sciocchi o agli ottusi). Essere persone credibili che meritano fiducia in un contesto culturale dominato più dall’apparire che dall’essere, dal virtuale più che dal reale, dall’immagine anziché dalla sostanza, non è cosa da poco. Nel famoso film Blade Runner viene prospettato un futuro in cui è molto difficile distinguere se gli interlocutori (e persino il personaggio principale) siano esseri umani o loro replicanti artificiali. E’ un futuro inquietante che sembra alludere ad un tempo in cui le macchine potranno prendere il posto degli uomini e svolgere meglio di loro molte funzioni. E’ una visione cupa dell’umanità ma bisogna anche riconoscere che certe volte già ai nostri giorni si incontrano persone che sembrano replicanti, piccoli burocrati senza cuore né cervello,incapaci di comprendere, di creare relazioni sincere e attendibili con altri esseri umani.
Essere persone credibili, meritevoli di fiducia, persone che vedano in questo il loro punto d’onore, l’aspetto più qualificante del loro essere uomini e donne significa rifiutarsi di diventare a nostra volta degli alieni, burocrati idioti, pedine anonime nel gioco della vita.
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